I veleni usati contro topi e ratti hanno nomi impronunciabili, come Brodifacoum o Difethialone. Si tratta di sostanze che interferiscono con i fattori della coagulazione, provocando emorragia e morte.
Gli animali avvelenati sopravvivono per molte ore o giorni e in questo tempo possono essere mangiati da rapaci o altri predatori, nei cui tessuti tali sostanze si accumulano aumentando il carico di tossicità.
Le carcasse disperse in ambiente, invece, possono contaminare il suolo e l’acqua.